Parla di un’esperienza scolastica vissuta nel corso di questi tre anni che ha rappresentato per te un momento di crescita culturale o personale.
Così un giorno la professoressa di lettere ci viene a dire che verrà a scuola nostra uno psicologo,anzi un “counsellor”,che è disposto ad ascoltare ciò che abbiamo da dire ,e che magari può risolvere anche i nostri problemi.
Allora, circa tre o quattro delle mie compagne hanno chiesto un appuntamento,e pensavo: “mah, che esagerate! Io non ho problemi, ne famigliari ne con i miei amici.” Ma poi, tentata dalla curiosità, ho chiesto anch’io un appuntamento.
E per fortuna che l’ho fatto! Altrimenti non saprei come sarei stata adesso: magari su un divano a strafogarmi di gelato e a piangere a dirotto, chissà. Comunque,arriva il giorno in cui devo incontrare Stefano Castellani,il “counsellor”. Io nervosa: cosa avrei dovuto dirgli? Come mi sarei dovuta comportare?
Ma non c’è stato nessun problema: appena ho cominciato a parlare, e mano a mano che mi poneva delle domande, i miei problemi venivano fuori, uno dietro l’altro, spontaneamente. Quante cose non sapevo di me! Sembravo un’altra persona! Le settimane passano, continuo ad andare da Stefano (ci diamo del tu) e varie cose succedono, e io cambio.
Ma non so se alcune persone l’hanno presa bene dicono: “sei cambiata!”, ma cosa vuol dire? È una cosa positiva o negativa? Non riesco a capire… si, sono cambiata, e cosa c’è di male? Finalmente ero riuscita a tirare fuori la vera me, o almeno l’ho scoperta. Ringrazio di cuore Stefano per avermi aiutata a tirare fuori la vera M., e per avermi aiutato a risolvere i miei problemi più nascosti. Adesso sta a me sapere come andare avanti,con la vera M..