Nel nostro Paese il cosiddetto 'Housing Sociale' nasce nel 2008 (D.M. 22/04/2008) con l'intenzione di offrire abitazioni in locazione a canone agevolato alle cosiddette "fasce grigie" della popolazione, ovvero coloro che si collocano a cavallo tra la difficoltà ad accedere all'edilizia privata e la mancanza di requisiti di svantaggio tali da poter accedere a quella pubblica.
Tuttavia, la crisi economica di questi anni ha inciso fortemente sull’offerta e sulla domanda di alloggi sociali spingendo le suddette fasce grigie verso il basso. Conseguentemente l'obiettivo del social housing sembra essersi gradualmente spostato verso il più ampio e ambizioso concetto di rigenerazione urbana.
I protagonisti principali del social housing, le Fondazioni bancarie e i fondi di Cassa Deposito e Prestiti e altri finanziatori in generale, hanno fatto proprio questo obiettivo, puntando ad aggiungere valore sociale ai propri interventi per contribuire all'innovazione e alla coesione sociale. In questa nuova declinazione elementi quali la costruzione di comunità di abitanti, la creazione di diverse tipologie abitative (dalle residenze temporanee al cohousing), e i relativi servizi all'abitare innalzano il social housing come contributo al miglioramento della qualità della vita.
Per questo e altri motivi nel corso dell'edizione 2016 di Urban Promo Social Housing, svoltasi a Torino il 6 e 7 ottobre, il Gestore Sociale è stato il protagonista in molti interventi, definito dai relatori come "l'attore in grado di garantire che un intervento di social housing sia un intervento di welfare".
La manifestazione, organizzata dalla collaborazione di diverse organizzazioni attive nel settore dell'edilizia residenziale sociale, è giunta alla sua sesta edizione ed ha rappresentato l'occasione per fare il punto della situazione dell'abitare sociale in Italia.
Tra i numerosi relatori intervenuti, Franco Zinna, Dirigente del Comune di Milano, ha affermato: “Il progetto non lo può fare l’architetto, ma ci vuole a monte una collaborazione dei Gestori Sociali per l’individuazione delle esigenze sociali, dei bisogni. Prima di costruire l’edifico si costruisce la comunità, con un senso di appartenenza. Il progetto sociale è essenziale". E ancora: " A fianco del costruttore ci deve essere il Gestore”
Che gli interventi di social housing non garantissero quel risparmio sui canoni inizialmente ipotizzato lo evidenzia anche l'esperienza de "Il Borgo Verona", a cura del Fondo Veneto Casa, dove i canoni di locazione a canone concordato sono apparsi da subito poco sotto a quelli di mercato.
Energie Sociali svolge a "Il Borgo Verona" il ruolo di Gestione Sociale con il compito anche di calmierare in altra forma il prezzo per incontrare i bisogni della persona e fornire delle risposte. Il Borgo, infatti, costituisce il primo intervento di Social Housing a Verona. Si colloca nello storico distretto industriale di Verona Sud, non distante dal centro storico e comodo alle principali vie di comunicazione. Il progetto è parte della profonda riqualificazione urbana che interessa l’area degli ex Magazzini Generali. L’iniziativa, collocata in prossimità del Polo fieristico e delle direttrici urbane di via delle Nazioni e di viale del Lavoro, comprende 77 unità residenziali, 9 negozi e 7 uffici, proponendo una soluzione abitativa innovativa basata sui principi della sostenibilità sociale e ambientale. Il Borgo ridefinisce il concetto di abitare, basato sulla gestione sociale e sulla partecipazione attiva dei residenti. Nel progetto, oltre agli appartamenti, sono presenti spazi comuni a disposizione degli abitanti, un giardino interno, una galleria dove trovano spazio negozi e servizi di quartiere. Il progetto si rivolge a tutti, specialmente alle giovani coppie, alle famiglie con bambini, ai nuclei con presenza di anziani o disabili. Questo intervento è diventato quindi un cantiere di sperimentazione sociale dove vengono ridefiniti servizi alla persona (come ad esempio uno spazio bimbi condominiale) oppure dove si generano economie (pensiamo alle sharing economy).
Per gli investitori il ruolo del Gestore Sociale può fare la differenza nella remunerazione degli investimenti. In molti casi il tasso di morosità è stato presentato come uno degli indicatori utili nel misurare l'impatto dell'intervento di SH.
Una corretta Gestione Sociale può garantire nel lungo periodo la costruzione e la tenuta della comunità e un’opportunità per il territorio di creare coesione sociale, ma può essere anche un fattore di sicurezza per gli investitori per mantenere il livello qualitativo degli immobili e per realizzare gli obiettivi di rendimento, grazie alla riduzione della morosità.
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