BALENO: PASSATO, PRESENTE E FUTURO DI UN PROGETTO DI RIGENERAZIONE DI COMUNITÀ
Baleno è una casa di quartiere, uno spazio recuperato all’interno del rione Orti di Spagna nel quartiere San Zeno di Verona.
Costruito nel 1954 e originariamente destinato a mercato del pesce e polo di aggregazione del villaggio INA casa, nel corso degli anni si è trasformato in un supermercato ad insegna Dico e, rimasto poi immobile abbandonato per 10 anni, è stato oggetto dell’attenzione degli abitanti del quartiere.
La determinazione del Comitato del quartiere Orti di Spagna e la voglia di rafforzare lo spirito di comunità della zona hanno fatto nascere una rete di partner che hanno avviato un processo di co-progettazione innovativo nella città di Verona.
La partnership che si è creata ha infatti permesso il recupero del vecchio Ex Dico -che oggi si chiama Baleno- come luogo di aggregazione, una “casa di quartiere” o “community center” dedicato allo sviluppo di servizi socio-culturali e, in prospettiva, di attività di economia sociale per il quartiere.
Laboratori e mercati, eventi e centro d’aggregazione: un polmone sociale per la zona di San Zeno e per tutta la città di Verona, resi possibili grazie alla partecipazione a due bandi per ottenere i finanziamenti necessari per l’avviamento del progetto.
Energie Sociali, cooperativa sociale che nasce per promuovere la qualità integrale della vita gestendo servizi alla persona, ha fatto da capofila nel percorso che ha portato ad ottenere dall’AGEC in gestione lo spazio abbandonato con la collaborazione del Comitato di Quartiere. “Abbiamo intuito la forza di un processo che partisse veramente dal basso grazie alle persone che vivono in quella zona che avevano spontaneamente creato negli anni un humus interessante per il patrimonio di relazioni umane e di cura del bene comune” afferma Chiara Castellani, Presedente della Cooperativa, “Abbiamo così deciso di entrare nel progetto offrendo le nostre competenze per portare a Verona l’esempio concreto di come gli spazi dismessi possano tornare a vivere anche con un’attenzione al sociale”.
Partner del progetto è COCAI, associazione che si occupa di iniziative culturali per una visione di città sostenibile, innovativa e condivisa e che elaborerà progetti di urbanistica anche all’interno dello spazio. Grazie a laboratori con le persone che vivono i quartieri e con progetti mirati di urbanistica tattica, COCAI potrà realizzare concretamente cambiamenti ideali per proporre modelli di città del futuro più vivibili e umane.
A.Ve.Pro.Bi, che aggrega produttori e promuove il metodo dell’agricoltura biologica e biodinamica nel Veneto, nel progetto gestirà un mercato settimanale e realizzerà azioni di informazione e sensibilizzazione sul consumo responsabile e sostenibile. Portare nelle case delle persone prodotti locali e stagionali educando non solo ad un consumo responsabile, ma anche a modelli di alimentazione attenti e sani, è l’obiettivo in cui l’associazione si è riconosciuta all’interno del vasto progetto di rigenerazione della comunità, intrinsecamente legato a questioni di impatto ambientale.
Altro partner di Baleno è Lino’s & Co, un coworking innovativo che si occupa di formazione in ambito creativo e di cultura grafica, che apporterà le proprie competenze in relazione alle strategie di comunicazione e alla realizzazione di laboratori formativi tematici. Oltre che ad occuparsi della comunicazione di Baleno, servirà quindi da modello per il know how nella creazione e gestione di uno spazio di coworking e metterà a disposizione i propri professionisti per l’organizzazione di laboratori digitali e artigianali.
Baleno, insomma, intende contribuire a rafforzare il tessuto socio-culturale del quartiere, e promuovere la vivibilità urbana intesa come dimensione del benessere individuale e collettivo della comunità e coinvolgerà circa 500 persone, di diverso genere ed età. La ristrutturazione fisica di Baleno è già avviata e conta di concludersi in autunno. I lavori iniziati serviranno a mettere a norma i 330 metri dell’ex mercato, a realizzare dei bagni a servizio degli utenti e risolvendo dei problemi di infiltrazione del tetto.
Ma, spazio fisico a parte, il cuore dell’idea è proprio la valorizzazione del patrimonio di relazioni, conoscenze e competenze che fanno di un insieme di cittadini una vera comunità, aspetti da considerare come beni comuni da preservare, godere ed offrire migliorati al quartiere e a tutta la città di Verona.
Michela Bassi, Comitato di Quartiere Orti di Spagna.